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Giovane cubano condannato a 7 anni per post sui social: un caso che accende il dibattito sui diritti umani
Villa Clara, Cuba – In un recente sviluppo che evidenzia le tensioni tra libertà di espressione e controllo statale, un giovane oppositore cubano è stato condannato a sette anni di reclusione per "propaganda contro l’ordine costituzionale". La notizia, divulgata dall’Osservatorio cubano dei diritti umani su X, ha sollevato preoccupazioni tra attivisti e organizzazioni per i diritti umani.
Alexander Fábregas, 34 anni, è stato giudicato colpevole dal Tribunale provinciale di Villa Clara. La sentenza, emessa dalla sezione per i Crimini contro la sicurezza dello Stato, si basa su alcuni suoi post sui social media, considerati dai giudici una critica aperta al sistema statale cubano.
Tra i messaggi incriminati, emergono affermazioni come "In piazza finché non cade la dittatura" e "la disobbedienza civile è un diritto, non un crimine". Secondo la corte, tali dichiarazioni rappresentavano un tentativo di incitare a disordini sociali e includevano attacchi diretti al presidente cubano Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez. È significativo notare che, sebbene i post abbiano attirato meno di 400 commenti e 220 reazioni, sono stati considerati sufficientemente influenti da giustificare la lunga pena detentiva.
Fábregas non è nuovo a controversie con le autorità. Nel luglio 2024 era stato arrestato e, in passato, aveva già scontato una condanna di nove mesi per aver incitato proteste antigovernative che, l’11 e 12 luglio 2021, avevano attraversato numerose città cubane. Tuttavia, non prese parte attivamente a quelle proteste.
Il caso di Fábregas riaccende il dibattito internazionale sul tema dei diritti umani a Cuba, in particolare sulla libertà di espressione. Gli osservatori esterni continuano a seguire da vicino la situazione, denunciando l’episodio come un ulteriore esempio delle restrizioni imposte dal governo nei confronti del dissenso politico.
Mentre la situazione evolve, la comunità internazionale e le organizzazioni per i diritti umani scrutano attentamente l’applicazione delle leggi cubane sulla sicurezza nazionale, interrogandosi su come bilanciare la sovranità statale con le libertà individuali in un contesto politico complesso.
Fonte originale: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/americalatina/2025/03/26/a-cuba-giovane-condannato-a-7-anni-per-post-sui-social_0083aca5-b10b-46c2-9447-25ad32f76268.html
